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ZERO SPRECO: quando i rifiuti diventano una risorsa

ZERO SPRECO: quando i rifiuti diventano una risorsa
Pubblicato in: Sostenibilità

Ogni giorno ognuno di noi produce più o meno rifiuti che andiamo poi a smaltire tramite la raccolta differenziata. Ogni rifiuto è destinato ad un processo di smaltimento che può andare da forme di recupero più o meno efficaci.

Se negli ultimi anni stiamo andando nella direzione di un'economia circolare (modello di produzione e consumo che sta diventando fondamentale per il pianeta che punta ad estendere il ciclo di vita dei prodotti e a ridurre i rifiuti al minimo) è anche vero che i rifiuti che ci restano vanno comunque smaltiti in qualche modo. Gli inceneritori come sappiamo non sono più una soluzione per far scomparire i rifiuti perché molto inquinanti e pericolosi per l'intero ecosistema. Per smaltire i rifiuti stiamo quindi affinando tecniche sempre più avanzate per impattare il meno possibile sul pianeta terra, una di queste sono gli impianti di smaltimento a recupero integrale.

Cos'è un impianto di smaltimento a recupero integrale?

zero spreco economia circolareL'impianto di smaltimento a recupero integrale (o totale) è una centrale in grado di lavorare i rifiuti perché diventino vere e proprie risorse come per esempio energia o compost.

In alcuni paesi del nord Europa questo sistema è già molto avanzato mentre in Italia possiamo trovarlo in toscana e più precisamente nell'impianto a recupero totale di AISA IMPIANTI a San Zeno in provincia di Arezzo.

Questa azienda, avviata nel 2013 con il suo progetto ZERO SPRECO, è una delle impiantistiche più moderne in Italia ed è nata dalla divisione di un ramo aziendale di A.I.S.A. Spa. Il loro impianto a recupero totale permette di smaltire tutti i rifiuti della provincia di Arezzo ed evita, in primo luogo, che i rifiuti vengano trasportati altrove creando ulteriore inquinamento, in più è in grado di produrre compost, calore per le serre ed energia elettrica.

I vantaggi dello sfruttare in questo modo i rifiuti sono ovviamente molteplici come per esempio:

  • emissioni ridotte per il riciclaggio dei rifiuti grazie a tecnologie avanzate;
  • risparmio di tonnellate di petrolio per la produzione di energia elettrica che viene invece prodotta tramite i rifiuti;
  • recupero di materia (compostaggio), ovvero l'impianto riesce a produrre bio-metano che viene poi emesso in rete o donato ai cittadini;
  • spese di smaltimento notevolmente ridotte.

L'impianto di smaltimento rifiuti integrale sembra quindi essere la soluzione ottimale per il problema rifiuti capace di sfruttare ciò che per noi è giunto a fine vita.

Questo sistema ZERO SPRECO però è destinato ad evolversi ancora di più, infatti, AISA IMPIANTI ha al suo interno anche un centro di ricerca di alta formazione post-scolastica ed universitaria che permetterà di sviluppare ulteriormente il progetto. Un progetto che sta già attirando interesse soprattutto dall'estero, proprio di recente esperti israeliani dell'Università di Haifa hanno chiesto di organizzare insieme a AISA IMPIANTI un workshop internazionale dal titolo “The role of waste management for the implementation of Circular Economy”. Il workshop si è tenuto lo scorso 4 agosto con esperti collegati da tutto il mondo per discutere sul sistema ZERO SPRECO dei rifiuti di AISA IMPIANTI e per confrontarsi sul tema così da trovare soluzioni sempre più avanzate.

ZERO SPRECO per un mondo migliore

spreco alimentare dobby bagZERO SPRECO è ormai diventata la parola d'ordine per un mondo migliore. Tantissime sono le iniziative ZERO SPRECO che aziende, nazioni e associazioni stanno intraprendendo per salvaguardare il nostro pianeta. Prima che i prodotti e che i nostri oggetti inutilizzati arrivino alle centrali di smaltimento però, c'è molto altro che possiamo fare.

ZERO SPRECO significa sprecare meno dando nuova vita ai prodotti che abbiamo e non utilizziamo più, ma anche salvando dallo smaltimento prodotti che vengono ritenuti invendibili ma che possono essere ancora perfettamente utilizzati. In questo modo evitiamo tonnellate di rifiuti inutili ma evitiamo anche l'inquinamento per la produzione di nuovi prodotti.

In Europa alcuni paesi si stanno già muovendo a livello normativo per limitare lo spreco di cibo come, ad esempio, in Spagna e in Francia.

In Spagna, infatti, è stata introdotta una nuova legge che obbligherà, a partire dal 2023, a portare a casa il cibo avanzato al ristorante per evitare gli sprechi alimentari, inoltre le aziende saranno costrette a trasformare frutta e verdura non più vendibili in succhi o marmellate. L’obbiettivo, in questo modo, sarà sensibilizzare sia le aziende che i privati sullo spreco di cibo.

In Francia invece è stata introdotta una nuova normativa per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno: i clienti saranno legittimati a chiedere la “doggy bag” per portare a casa il cibo non consumato. Questa usanza è stata sempre vista con scetticismo dai francesi che la ritenevano un’abitudine americana, ora però diventerà anche un po’ francese.

Oltre al cibo ci sono molte altre cose che gettiamo ma che possono essere recuperate, si tratta di tutti quegli oggetti (funzionanti) di cui vogliamo liberarci perché non ci servono più o non ci piacciono più. Per questo negli ultimi anni sono nate molte nuove aziende per la vendita di articoli di seconda mano. Uno dei trend del momento è proprio la moda second-hand (acquisto di vestiario di seconda mano) che si prevede che nei prossimi anni supererà quella del fast fashion (acquisto di vestiti economici delle grandi catene di negozi). In Italia negli ultimi 5 anni l’acquisto di vestiti di seconda mano è cresciuto del 33% anche grazie alla nascita di nuovi siti internet dedicati. Chi acquista di più capi di seconda mano sono i più giovani, ovvero la generazione Z (ragazzi nati dopo il 1995), che anche questa volta si dimostrano i più interessati alle iniziative sostenibili legate all’ambiente.

Con le stesse premesse è nato anche il progetto ZERO SPRECO di Econviene che mira a salvare dallo smaltimento, e quindi dallo spreco, integratori alimentari, prodotti per la cura e l'igiene della persona, cosmetici, articoli per animali e per la casa. I prodotti ZERO SPRECO che trovi su Econviene sono prossimi a scadenza, hanno confezione danneggiata o sono fine stock e sono venduti online ad uno sconto minimo del 50%. Ciò permette di acquistare prodotti da parafarmacia e profumeria dei migliori marchi pagandoli la metà, un notevole risparmio per chi acquista e un significativo aiuto per il pianeta.

Come abbiamo visto ci sono moltissimi modi per non sprecare e, per ciò che è veramente un rifiuto, stiamo riuscendo a trovare delle tecniche per trarne beneficio che evitano un ulteriore inquinamento. Siamo fiduciosi che nei prossimi anni tutte queste idee saranno sviluppate al meglio e che altre ancora migliori emergeranno per riuscire a trasformare il pianeta terra in un mondo migliore!

2 anno fa